FONDI SANITARI
Sanità integrativa, l’Odontoiatria la fa da padrona
Il decreto legislativo 192/2024 ha armonizzato il regime fiscale dei contributi ai Fondi sanitari integrativi e alle Casse assistenziali. Dal 1° gennaio 2025, i contributi versati ai Fondi di tipo A (prestazioni integrative) e di tipo B (anche sostitutive del SSN) saranno deducibili fino a 3.615,29 euro complessivi. Il beneficio fiscale è legato all’iscrizione all’Anagrafe dei Fondi e al rispetto dei principi di mutualità.
In Italia, 16 milioni di lavoratori aderiscono a 324 Fondi integrativi. Il rapporto del Ministero della Salute evidenzia una crescita degli iscritti e della spesa per le prestazioni sanitarie, con gli Enti e le Casse che destinano maggiori risorse. Tra il 2020 e il 2022, i Fondi di tipo A hanno investito quasi esclusivamente in cure odontoiatriche (99%), mentre i Fondi di tipo B hanno incrementato la spesa odontoiatrica, raggiungendo i 713 milioni di euro nel 2022.