CENTRI DI SIMULAZIONE/3
Simannu, quel centro medico nascosto in Sardegna

Il Simannu (Simulazione Medica Avanzata Nuoro) è un centro d’eccellenza in Sardegna per la formazione medica attraverso la simulazione ad alta fedeltà. Nato nel 2012 come dipartimento dell’Ailun, collabora con istituzioni come la Harvard Medical School, la Scuola Sant’Anna di Pisa, l’ospedale San Raffaele di Milano e il Centro di simulazione pediatrica del Meyer di Firenze.

Il centro offre scenari realistici di emergenze mediche, come l’intervento su un soldato ferito in battaglia, grazie a simulatori iperrealistici come “Trauma Hal”, capaci di riprodurre reazioni fisiologiche avanzate. Il Simannu non si limita alla tecnica, ma forma i sanitari anche nelle competenze non tecniche, ispirandosi ai metodi di gestione delle crisi nell’aeronautica.

La missione è ridurre gli errori umani e migliorare la risposta alle emergenze, fornendo un addestramento avanzato a professionisti sanitari di ogni livello.

UNIVERSITÀ
Medicina, via il numero chiuso arriva quello programmato

Il sogno di diventare medico continua a coinvolgere migliaia di giovani. Nell’ultima sessione di luglio 2024, 44.550 candidati hanno sostenuto il test di accesso a Medicina e Odontoiatria, con 20.867 posti disponibili (inclusi 1.400 per extra UE). Il 95% dei partecipanti ha ottenuto almeno 20 punti su 90, dimostrando la facilità del test rispetto agli anni precedenti.

La grande novità riguarda la riforma voluta dal Ministro Bernini: dal 2025 il test d’ingresso sarà abolito e sostituito da un sistema a numero programmato. L’immatricolazione sarà libera, ma per accedere al secondo anno si dovrà superare una selezione basata sui voti ottenuti nel primo semestre.

Il provvedimento ha suscitato dibattiti: il Governo lo definisce meritocratico, mentre l’opposizione lo critica perché mantiene comunque una selezione. Nel frattempo, i decreti attuativi garantiranno la piena applicazione della riforma entro un anno.

DALL'ORDINE DI BENEVENTO
Un video d’autore contro la violenza sui medici

L’Ordine dei Medici di Benevento ha lanciato lo spot “Io ti curo” per sensibilizzare contro la violenza sugli operatori sanitari. Presentato il 12 marzo nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione, il video è stato realizzato dal regista Alfonso Pontillo e punta a una rivoluzione culturale con “tolleranza zero” verso ogni forma di aggressione.

Durante l’evento, l’Ordine ha promosso un’analisi sociologica del fenomeno e avviato un tavolo tecnico con le istituzioni per strategie di prevenzione. Il video originale è disponibile su richiesta presso l’Ordine dei Medici di Benevento.

PREVENZIONE ONCOLOGICA
Tumori, stili di vita al centro della campagna di prevenzione Lilt

La Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt), si terrà dal 15 al 23 marzo 2025 con lo slogan “Amati, fai prevenzione”. Durante la conferenza di lancio, che si è svolta il 13 marzo nella sede dell’Enpam, a Roma, i relatori hanno sottolineato l’importanza di stili di vita sani, evidenziando come il consumo quotidiano di olio extravergine d’oliva possa ridurre del 31% il rischio di sviluppare tumori.
L’olio d’oliva è stato scelto come simbolo della campagna per le sue proprietà antiossidanti e protettive, fondamentali nella prevenzione oncologica. L’iniziativa prevede informazioni, controlli gratuiti e attività di sensibilizzazione sulla salute e sull’alimentazione. Tra i partecipanti alla conferenza figurano il presidente della Lilt, Francesco Schittulli, esperti del settore e rappresentanti istituzionali, mentre la testimonial della campagna è la conduttrice Elisabetta Gregoraci.

SALUTE DIGITALE
Se guarire è un gioco da ragazzi

L’uso della gamification in medicina sta rivoluzionando l’aderenza alle terapie, la gestione del dolore e l’apprendimento del linguaggio. Re-Mission, un videogioco sviluppato da Hopelab, aiuta i giovani pazienti oncologici a seguire correttamente le cure. SnowWorld, creato dall’Università di Washington, riduce il dolore del 35-50% nei pazienti con ustioni grazie alla realtà virtuale. Infine, l’app Paola, sviluppata da università italiane, supporta l’acquisizione del linguaggio nei bambini. Scopri di più su Tech2Doc.

DONNE E SCIENZA
L’8 marzo della medicina, tra discriminazioni e premi Nobel

Nonostante la maggioranza dei medici sia oggi donna, gli uomini continuano a dominare i ruoli apicali nella sanità. Le donne, tuttavia, hanno avuto un ruolo fondamentale nell’innovazione medica.
Storicamente, le donne sono state escluse dalla medicina accademica, esercitando solo come guaritrici o ostetriche. Solo dal XIX secolo hanno iniziato a laurearsi in Medicina, superando ostacoli culturali e legislativi. Le prime laureate europee e italiane, tra cui Ernestina Paper, Maria Montessori e Rita Levi-Montalcini, hanno aperto la strada a una maggiore inclusione femminile nella professione.