L’integrazione tra intelligenza artificiale (IA) e oncologia sta rivoluzionando la diagnosi e il trattamento dei tumori, con applicazioni promettenti in diverse aree cliniche.
Un team dell’Università del Michigan ha sviluppato FastGlioma, un modello IA in grado di analizzare campioni di tessuto cerebrale in meno di 10 secondi, migliorando la resezione chirurgica dei gliomi – tumori cerebrali aggressivi che rappresentano il 30% dei casi nel sistema nervoso centrale. Utilizzando la Stimulated Raman Histology (SRH) e il deep learning, FastGlioma raggiunge un’accuratezza del 92%, riuscendo a identificare anche medulloblastomi e meningiomi.
Presso l’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta è disponibile la biopsia prostatica fusion, una tecnica mininvasiva che unisce la risonanza magnetica multiparametrica, l’ecografia avanzata e algoritmi di intelligenza artificiale. Questo approccio consente una diagnosi del tumore prostatico più precisa, riducendo biopsie inutili e migliorando la sicurezza del paziente.
Nei centri oncologici americani Memorial Sloan Kettering e Mount Sinai è stato creato Scorpio, un sistema AI capace di prevedere la risposta dei pazienti oncologici all’immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario. Addestrato su oltre 10.000 pazienti con 21 tipi di tumori, Scorpio si distingue per l’efficacia predittiva superiore rispetto ai biomarcatori tradizionali, utilizzando solo dati clinici di routine.
Dalla diagnosi alla terapia, l’intelligenza artificiale in oncologia sta offrendo strumenti sempre più avanzati per migliorare l’accuratezza, la tempestività e l’efficacia delle cure contro il cancro.