La millenaria dieta mediterranea nata sulle sponde del “mare nostrum” oggi non ha confini.
Patrimonio Unesco dal 2010 è apprezzata in tutto il globo per i benefici sulla salute e la sostenibilità, ma anche per la sua apertura alle culture e risorse alimentari dei vari Paesi.
D’altronde nel corso del secoli è sempre stato così.
Durante la dominazione araba in Sicilia apparvero frutti e verdure mai visti prima: gli agrumi, le melanzane, i carciofi, gli spinaci e un’infinità di spezie. Ma la grande novità era rappresentata dallo zucchero di canna, con cui preparare cannoli, cassate, pasta di mandorle, crema pasticciera e lo sharbat (sorbetto) al limone, l’antesignano del gelato moderno.
Colombo introdusse nel Vecchio mondo mais, patate, fagioli, zucca, pomodori, peperoncini, manioca, arachidi, ananas, avocado, papaya. Non tutti i nuovi alimenti furono subito accettati. Il pomodoro, usato quale pianta ornamentale, divenne il popolarissimo condimento per la pasta alla fine dell’Ottocento.
Nel terzo millennio la dieta mediterranea si arricchisce di piatti esotici, provenienti da ogni angolo del mondo, dal Marocco all’Indonesia.
Nel suo libro l’autore presenta la “nuova dieta Sorrentino”, basata sulla tradizionale dieta mediterranea, ma aggiornata e adeguata allo stile di vita globalizzato.
Nasi goreng, pennette di teff, bulgur e quinoa si uniscono alla tradizione di pasta fresca, verdure di stagione, olio d’oliva in ricette originali e facili da preparare rielaborate da Nicola Sorrentino.
Tra calorie, porzioni e cotture tutto quello che c’è da sapere per coltivare salute, benessere e longevità è in queste pagine.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO
Salani Editori, Milano, 2025, pp. 240, euro 18,00