Un sondaggio condotto da Fimmg Formazione tra i corsisti di medicina generale rivela una netta opposizione alla trasformazione della figura del medico di famiglia in un dipendente del Servizio Sanitario Nazionale. Il 70% dei partecipanti si dichiara contrario, mentre il 40% sarebbe disposto ad abbandonare il corso se la dipendenza diventasse obbligatoria.
Secondo il sindacato, i medici scelgono la medicina generale per l’autonomia professionale e il rapporto di fiducia con i pazienti, aspetti che verrebbero compromessi da un modello rigido e burocratizzato. Inoltre, Fimmg evidenzia che la libera professione garantisce maggiore flessibilità, miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata e una personalizzazione più efficace delle cure.
In un contesto di carenza di medici di famiglia, il sindacato avverte che ignorare queste posizioni potrebbe rendere la professione meno attrattiva per le nuove generazioni. Per questo, chiede che qualsiasi riforma tenga conto delle esigenze dei professionisti e garantisca sostenibilità organizzativa ed economica, evitando gli errori di programmazione delle risorse umane già commessi in passato.