C’è tempo fino al 30 settembre per attivare la domiciliazione bancaria per il pagamento dei contributi. Un’operazione che si può fare direttamente dall’area riservata del sito www.enpam.it.
Il sistema più economico e sicuro per pagare i contributi si è confermato anche per il 2025 la soluzione preferita dai medici e dai dentisti. La domiciliazione bancaria è utilizzata soprattutto dai camici bianchi che fanno attività libero-professionale, che in sette su dieci l’hanno già attivata.
SETTE SU DIECI
Nella platea degli iscritti Enpam che fanno libera professione, la quota che ha attivato l’addebito diretto in conto corrente tocca quota 70 per cento. Numeri alla mano, si affidano alla domiciliazione bancaria più di 150mila medici e dentisti, tra gli oltre 215mila professionisti che hanno presentato il modello D 2025.
Come detto, la domiciliazione per i contributi di Quota B dell’anno in corso va richiesta entro il 30 settembre. È possibile farlo anche dopo, ma in questo caso l’addebito si attiverà per il versamento dell’anno successivo.
Prendendo in considerazione la platea più ampia e generale dei contribuenti di Quota A, l’incidenza è sensibilmente più bassa, ma comunque molto significativa. Su oltre 358mila medici e dentisti, in quasi 225mila pagano già i contributi Enpam tramite addebito diretto in contro corrente. Vale a dire oltre sei su dieci.
PAGARE, CON COMODO
Non è un caso che la grande maggioranza degli iscritti Enpam abbia già scelto la domiciliazione, visti i numerosi vantaggi che comporta. A partire dalla possibilità di rateizzare i pagamenti: fino a nove rate per la Quota B e fino a otto rate per la Quota A.
Inoltre, per i pagamenti tramite domiciliazione bancaria si spendono pochi centesimi, mentre altri sistemi di pagamento comportano spese fisse fino a 3 euro per ciascuna operazione.
Si evitano anche i problemi di possibili dimenticanze. L’addebito, infatti, arriva direttamente sul conto l’ultimo giorno utile per il versamento e il pagamento automatico evita di incorrere in sanzioni per essersi dimenticati della scadenza.
La domiciliazione garantisce inoltre una sicurezza in più anche nel caso si facciano pagamenti errati. È infatti possibile chiedere la revoca di un addebito sbagliato, se questo non è ancora avvenuto, fino alle ore 12 del giorno previsto per l’addebito stesso.
Invece, nel caso l’errato pagamento sia già avvenuto, è possibile sempre chiedere il rimborso entro 8 settimane dall’addebito. Nello specifico entro le ore 12 dell’ultimo giorno lavorativo disponibile della settimana.
COME SI ATTIVA
Per attivare la domiciliazione è sufficiente entrare nella propria area riservata del sito Enpam cliccando, dalla colonna a sinistra, su “Domande e dichiarazioni online”. Bisogna quindi inserire il proprio Iban e specificare il numero di rate in cui si vuole dilazionare il versamento annuale.
Se si chiede la domiciliazione per la Quota B, questa si estende automaticamente alla Quota A, e viceversa.
Af
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Per saperne di più:
Attivare la domiciliazione per la Quota B