Scaturito dalla brillante immaginazione di Cristina Cassar Scalia, autrice della serie cult, che ha come protagonista il vicequestore aggiunto Giovanna, detta Vanina, Guarrasi, un nuovo commissario ha appena debuttato nella narrativa gialla italiana: Scipione Macchiavelli.
Siamo nei mitici anni Sessanta, ricostruiti magistralmente dall’autrice, classe ’77. In tivù vanno in onda gli episodi a puntate del “Giornalino di Gian Burrasca” e appare il commissario Maigret. Sono sempre più le famiglie italiane che possiedono un apparecchio televisivo, ma non tutti dispongono di un impianto di riscaldamento. Mentre nella capitolina via (Vittorio) Veneto impazza la “dolce vita”.
A tutelare la pubblica sicurezza della mondanità romana, celebrata dal cinema e dai rotocalchi, è il giovane, gaudente, sciupafemmine Scipione Macchiavelli, che non ha voluto ripercorrere le orme del padre Cesare, principe del foro.
Travolto da uno scandalo sentimentale, “Scipio”, come lo chiamano in famiglia, riceve il 16 dicembre 1964 la notifica di trasferimento con “effetto immediato” da Roma a Noto, in Sicilia.
Al suo arrivo nell’isola lo accoglie un inaspettato “benvenuto”: da due giorni è scomparso misteriosamente il direttore della filiale netina della Banca Trinacria. Che sarà poi ritrovato cadavere.
L’indagine, assai intricata, mette alla prova il talento investigativo del commissario per la prima volta alle prese con un omicidio.
Tuttavia, affiancato dalla sua squadra – il maresciallo Catalano, il brigadiere Mantuso, il vicebrigadiere Giordano e l’appuntato Baiunco – e dall’intuito della bella farmacista Giulia Marineo, il commissario individuerà l’autore dell’efferato delitto.
Cristina Cassar Scalia, oftalmologa, esercita a Catania e scrive dal 2018.
Tutti i suoi libri sono pubblicati dalla casa torinese Einaudi e tradotti in varie lingue, dal francese all’olandese.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO:
Delitto di benvenuto. Un’indagine di Scipione Macchiavelli. Cristina Cassar Scalia
Einaudi, Torino, 2025, pp. 320, euro 19,00