Otto italiani su dieci (l’81 per cento) ripongono la propria fiducia nel medico di famiglia, più che in ogni altra figura e istituzione.
Lo dice l’indagine “Il rapporto tra gli italiani e la scienza”, condotta dall’istituto Piepoli per conto della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Dal sondaggio svolto su un campione rappresentativo della popolazione italiana composto da 1.000 intervistati, emerge che 9 italiani su 10 ritengono la scienza un motore di progresso, mentre quasi altrettanti dichiarano di nutrire fiducia nella scienza medica.
Inoltre, quasi due intervistati su tre rispondono di avere ancora fiducia nei confronti del sistema sanitario nazionale. Una percentuale che cala lievemente al sud.
PROTAGONISTA ANCHE IN FUTURO
In generale, leggendo gli esiti del sondaggio spicca una diffusa fiducia nella scienza e nella figura del medico.
Ad esempio, tra gli intervistati l’87 per cento è consapevole che la scienza permette di vivere più a lungo e il 67 per cento vede nelle innovazioni mediche ad alta tecnologia “un’opportunità straordinaria per la salute”.
Il 68 per cento del campione sarebbe disposto a ricorrere a un vaccino a mRna contro i tumori se ne avesse bisogno e l’84 per cento considera “un traguardo importante lo sviluppo di vaccini oncologici”, anche se la maggioranza ammette che preferirebbe aspettare di vedere cosa succede agli altri prima di assumerlo.
Infine, il 72 per cento immagina che nei prossimi dieci anni vivremo in un mondo più protetto dalle malattie, specie tra i più giovani, e che il fautore di questo progresso sarà, per nove intervistati su dieci, proprio il medico.






