REPORT AGENAS
Ssn inefficiente per mancanza di personale

Il Servizio Sanitario Nazionale affronta una grave crisi di personale, segnata da carenze strutturali, età avanzata dei professionisti e ondate imminenti di pensionamenti. Medici e infermieri sono sempre più anziani e poco attratti dal Ssn, mentre cresce il mismatch tra posti disponibili, specializzazioni scoperte e reali esigenze del sistema. La riduzione delle iscrizioni infermieristiche e il calo dell’attrattività delle specializzazioni critiche aggravano la situazione. Senza una valorizzazione delle professioni e nuove politiche sul capitale umano, il Ssn rischia di non garantire cure e servizi essenziali.

LA SITUAZIONE
Ricongiunzione, ecco perché hai contributi nella gestione separata

Gli specializzandi in medicina e odontoiatria versano contributi sia alla Gestione Separata Inps sia all’Enpam, creando doppia contribuzione e poca chiarezza. Dopo anni di dinieghi, il Ministero del Lavoro ha riconosciuto la possibilità di ricongiungere i contributi tra Inps e Casse professionali, aprendo alla bidirezionalità dei flussi. La novità consente un unico percorso pensionistico e supera un sistema considerato anacronistico e penalizzante.

UNIVERSITÀ
Medicina e Odontoiatria, esami il 20 novembre e il 10 dicembre

Il Ministero dell’Università ha pubblicato le linee guida per gli esami del semestre aperto di Medicina e Odontoiatria, che uniformano modalità e criteri per tutti gli atenei. Dopo la riforma che ha abolito i test d’ingresso, gli esami si terranno in due appelli nazionali (20 novembre e 10 dicembre 2025) e riguarderanno Chimica, Fisica e Biologia. Ogni prova, composta da 31 domande in 45 minuti, sarà valutata in trentesimi; superamento con minimo 18/30. Previsti punteggi standard e misure per studenti con disabilità o DSA.

CALCOLO DELLA PENSIONE
Trattamenti a confronto: Inps ed Enpam

Nel tempo, i metodi di calcolo delle pensioni Inps sono cambiati per ridurne l’importo, passando dal sistema retributivo a quello contributivo. Per i lavoratori dipendenti iscritti all’Inps, la pensione si basa oggi soprattutto sui contributi effettivamente versati, riportati nell’estratto conto contributivo. Ogni anno si accantona il 33% della retribuzione lorda, rivalutata in base al Pil; la somma ottenuta (montante contributivo) viene poi moltiplicata per un coefficiente di trasformazione che cresce con l’età. La riforma Fornero del 2011 ha esteso questo metodo anche a molte casse professionali. L’Enpam, pur mantenendo un proprio sistema, ha introdotto dal 2013 il calcolo contributivo indiretto: la pensione deriva dal reddito medio rivalutato, moltiplicato per gli anni di contribuzione e il coefficiente di rendimento (oggi 1,30%).

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Incarichi retribuiti per gli ospedalieri in pensione

La legge 135/2012 vieta ai pensionati del pubblico impiego di ricevere incarichi retribuiti dalle pubbliche amministrazioni, consentendo solo attività gratuite e di durata massima annuale per ruoli dirigenziali. La Corte dei Conti ha chiarito che il divieto riguarda incarichi di studio, consulenza e direzione, ma non funzioni di supporto, docenza o partecipazione a commissioni. Secondo la sezione Lombardia, la gratuità si applica solo agli incarichi conferiti dopo il pensionamento, non a quelli in corso al momento della quiescenza.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Come avere una pensione in più con FondoSanità o Perseo Sirio

La previdenza complementare consente di integrare il reddito futuro del pensionato. I fondi integrativi permettono anche anticipazioni o riscatti in caso di necessità.
Per i medici e odontoiatri iscritti all’Enpam esiste FondoSanità, istituito nel 2007. I versamenti sono volontari e deducibili fiscalmente fino a 5.164,57 euro l’anno. Al momento del pensionamento si può scegliere una rendita o una combinazione tra rendita e capitale. Le prestazioni godono di una tassazione agevolata che si riduce con gli anni di partecipazione.
Per i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale opera invece Perseo Sirio, fondo pensione complementare della pubblica amministrazione nato nel 2014. È un’associazione senza scopo di lucro, sono previsti versamenti dell’1% sia da parte del dipendente sia dell’amministrazione, oltre alle quote di Tfr. La pensione integrativa è erogata alla maturazione dei requisiti, per metà in capitale e per metà in rendita vitalizia, con la possibilità di riscattare tutto il capitale se la rendita è minima.

INPS
Come sarà andare in pensione nel 2026 nel sistema pubblico

Secondo i numeri dell’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi pensionistici Inps, il sistema previdenziale pubblico italiano è in cambiamento. I risultati dell’analisi, che ha ad oggetto i trattamenti pensionistici erogati nel 2024 e nel primo semestre del 2025, offrono un’analisi dettagliata dell’evoluzione del sistema.   PENSIONE DI VECCHIAIA, LA PIÙ RICHIESTA Il trattamento pensionistico più diffuso…

DIPENDENTI PUBBLICI
Pensioni Inps, sospensioni e revoche a chi non dichiara entro il 19 settembre

L’Inps ha fissato al 19 settembre il termine ultimo di segnalazione, dei propri redditi, per i pensionati che ricevono pensioni integrate o maggiorate in base alla loro situazione economica. Entro quella data devono comunicare, infatti, i redditi degli anni 2020 e 2021, altrimenti scatteranno sospensioni e possibili revoche. Chi vuole continuare a percepire le presentazioni…

INPS
Anche per i medici dipendenti un bonus se non vanno in pensione

Dal 1° settembre 2025 è operativo un bonus per chi, pur avendo i requisiti pensionistici, sceglie di restare al lavoro. Non aumenta la pensione futura, ma consente di trattenere in busta paga la quota contributiva del 9,19% destinata all’Inps, senza tassazione aggiuntiva. L’obiettivo è trattenere competenze ed alleggerire i conti pubblici, in un Paese con natalità in calo e popolazione attiva che invecchia. La misura riguarda chi accede a Quota 103 o alla pensione anticipata ordinaria, ma non tutti i lavoratori. Pur garantendo un aumento immediato dello stipendio, il rischio è una pensione più bassa negli anni. Per il privato è attivo da settembre, per il pubblico da novembre.

INPS
Nuove sforbiciate per le pensioni pubbliche

Dal 2024 le aliquote pensionistiche dei dipendenti pubblici iscritti alle ex Casse del Tesoro sono state ridotte e uniformate al 2,5% per anno di anzianità, con conseguente taglio degli importi per medici e altri lavoratori nel sistema retributivo o misto. Le nuove regole si applicano a chi va in pensione anticipata o si dimette dal 2025, mentre sono esclusi coloro che maturano il diritto entro il 2023 o vanno in pensione per età ordinamentale. Rimane una criticità per chi compie 65 anni ma lascia prima dei 67, costretto a subire le aliquote riduttive salvo restare due anni in più in servizio.