Con l’assegno di inizio giugno, i pensionati Enpam riceveranno una pensione di un importo più alto, parametrato all’indice dell’inflazione, assieme agli arretrati dei primi mesi del 2025.
In seguito al via libera dei ministeri vigilanti, arrivato il 12 maggio 2025, l’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri può mettere in atto le delibere approvate già a gennaio dal proprio Cda.
Il pagamento ai pensionati Enpam di un assegno più consistente, per contrastare l’inflazione, avviene ogni anno.
Il calcolo, in realtà, ha luogo come automatismo, considerando che alle pensioni Enpam va solamente applicata una formula matematica contenente l’indice Istat relativo al costo della vita. Tuttavia, da alcuni anni anche per questo tipo di provvedimento non è più ritenuta sufficiente una delibera del Consiglio di amministrazione della Cassa, ma occorre che si pronuncino anche i ministeri del Lavoro e dell’Economia.
Nello specifico, gli incrementi ai trattamenti pensionistici, che hanno effetto dal 1° gennaio 2025, riguardano tutte le pensioni Enpam già in essere nel 2024.
Vengono adeguate del 75 per cento dell’indice Istat le pensioni fino a 31.127,72 euro annui. Oltre tale limite, l’adeguamento è pari al 50 per cento dell’indice Istat.
L’adeguamento all’inflazione riguarda anche l’importo minimo del trattamento pensionistico per inabilità assoluta e permanente. In questo caso, l’Enpam incrementa l’assegno del 100 per cento dell’indice Istat.