Speranza, abnegazione, cura e solidarietà senza frontiere affiorano nei lucidi racconti malgasci di Teo Maranesi.
Il medico psichiatra comasco, già primario e direttore di dipartimento nell’Ospedale Sacco di Milano, è presidente dell’associazione “Lafm” (L’avete fatto a me) che si prodiga per la salute – soprattutto mentale – nei paesi in via di sviluppo.
Operativo da 15v anni in Madagascar in qualità di volontario in “missione formativa” rivolta a medici, infermieri, ostetriche, educatori e personale sociale, l’Autore coniuga – con una profondità narrativa che non scade mai nella retorica né nel moralismo – esperienze personali e acute osservazioni culturali sul rapporto tra medicina occidentale e tradizione locale.
Dell’ “Isola Rossa” sono note le meravigliose ed esclusive spiagge che attraggono turisti dai paesi ricchi nei resort di lusso affacciati sull’Oceano. Meno noto è l’altopiano alto, les hautes terres, un lembo di territorio dal fascino incontaminato che si estende dalla capitale Antananarivo in direzione sud per duecento chilometri. Si tratta di una regione fertilissima, ricca di ferro, acqua, piante e frutti.
Ciononostante, il Madagascar è tra i paesi più poveri al mondo. La sanità è priva di risorse. La degenza post ospedaliera è causa di decessi provocati dall’igiene scarsissima, a fronte di una buona capacità intraoperatoria. Conquistata attraverso la formazione sanitaria.
Tuttavia, esorcisti e guaritori continuano a imperversare e a rappresentare la prima linea terapeutica.
Superare in tale ambito con la Scienza sedimentazioni culturali irriducibili da secoli è difficile, ma si può.
Con un approccio lontano da certo colonialismo scientifico e il rispetto dovuto a un popolo orgoglioso, povero ma ricco di umanità.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO
Dentro il mio Madagascar di Teo Maranesi
Youcanprint, Lecce, 2025, pp.96, euro 10,90