Ogni anno si contano nel mondo circa 46mila suicidi di adolescenti.
Secondo l’Unicef, più di un minore su sette, di età compresa tra i 10 e i 19 anni, convive con un disturbo mentale diagnosticato.
Si tratta di una contabilità drammatica, in crescita esponenziale.
Di una vera e propria emergenza, come afferma nel suo libro Stefano Vicari, direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, nonché docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Il numero di accessi al pronto soccorso, ci dice il neuropsichiatra infantile, dimostrano che, come mai in passato e già prima del Covid, una generazione di bambini e adolescenti sta manifestando un grave malessere psichico.
Un malessere che sfocia con crescente frequenza in atti violenti contro gli altri o autolesionistici, depressione, isolamento, ansie, dipendenze e disturbi alimentari di vario genere, dall’anoressia all’arfid (disturbo evitante/selettivo dell’assunzione di cibo).
Un disagio che si ritiene spesso erroneamente confinato all’adolescenza e che si supererebbe con l’età.
Non è così. Anzi, rischia di aggravarsi e cronicizzarsi, spiega l’autore, degenerando in vere e proprie malattie psichiatriche, che fanno la differenza tra vite aperte al futuro e vite “interrotte”.
I genitori si preoccupano del benessere fisico dei figli. Ma fanno altrettanto con la loro crescita psicologica, spesso negletta?
Attraverso le storie (cliniche) emblematiche di adolescenti “interrotti”, che ha incontrato nella sua carriera professionale, Stefano Vicari ci aiuta a saper riconoscere i segnali precoci di un disturbo mentale, illustra i modi per intervenire tempestivamente e consultare il medico specialista prima che sia tardi, guidando così genitori (e insegnanti) a vincere la sfida educativa.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO:
Adolescenti interrotti di Stefano Vicari
Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2025, pp. 256, euro 18,00