Anche nel prossimo biennio la Fondazione Enpam potrà svolgere funzioni di Stazione appaltante qualificata e potrà farlo anche in favore di altri enti.
Lo ha confermato Anac, l’Autorità garante contro la corruzione, che ha rinnovato l’iscrizione dell’ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri nell’elenco delle realtà con l’abilitazione di più alto livello.
Grazie alla possibilità di gestire in casa le procedure, l’Enpam si vede così riconosciuta una competenza specifica di alto valore che assicura una riduzione del rischio di contenziosi e dei tempi, oltre alla qualità dei risultati grazie all’esperienza maturata dal personale.
Il via libera all’Enpam risale al 2023 quando è entrato in vigore il nuovo Codice dei contratti pubblici che ha previsto l’istituzione di un elenco delle Stazioni appaltanti qualificate per poter effettuare affidamenti di forniture, servizi e lavori, senza limiti d’importo.
La domanda dell’Enpam fu accolta ottenendo l’autorizzazione dell’Anac all’espletamento delle procedure di gara e per l’affidamento di contratti sia nel settore dei Lavori (qualificazione L1) sia nel settore dei Servizi e delle Forniture (qualificazione SF1), senza limiti di importo.
Su input del Consiglio di amministrazione e dopo le richieste arrivate, l’Enpam ha poi aperto a svolgere attività di committenza ausiliaria, istruendo procedure di gara anche per stazioni appaltanti non qualificate, o qualificate per livelli inferiori, in particolare per Ordini professionali e Casse di previdenza.