In caso di morte, quanto andrà alla mia attuale moglie e quanto alla mia ex che percepisce l’assegno divorzile? Lo stabilisce l’Enpam o il giudice? E nel frattempo che il tribunale decida, l’Enpam può cominciare a versare la pensione all’attuale moglie?
Stefano Montanari
Gentile Dottore,
la quota a cui hanno diritto rispettivamente la moglie e l’ex coniuge deve essere stabilita dal tribunale. Sarà però l’ex moglie a dover fare ricorso al tribunale come previsto dalla legge sul divorzio (articolo 9, comma 3, legge 898 del 1970).
E questo perché nell’attesa della sentenza, la coniuge superstite (cioè la sua attuale moglie) comincerà a prendere da subito la pensione dall’Enpam.
Una volta però che il tribunale avrà stabilito le quote a cui ciascuna ha diritto, l’ex coniuge dovrà inviare all’Enpam la sentenza, per poter ricevere anche lei quanto le spetta.
A quel punto l’Enpam ricalcolerà la pensione di entrambe, comincerà a versare la pensione anche all’ex moglie (con gli eventuali arretrati) e recupererà le quote in più versate all’altra beneficiaria.
Questa potrà scegliere se restituire le somme in un’unica soluzione o a rate, che verranno sottratte dall’assegno di pensione ricalcolato secondo quanto ha stabilito il giudice.
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