Ho 62 anni e mi sono laureato e abilitato nel 2020. Di fatto non avrò mai i contributi per la pensione non avendo nessun altro di rapporto previdenziale e tantomeno 20 anni di ipotetici versamenti. I soldi che quindi verso, Quota A e Quota B, dove vanno a finire?
Roberto Forlani
Gentile Dottore,
intanto la rassicuriamo sul fatto che i contributi che sta versando all’Enpam non andranno persi.
A 68 anni potrà, infatti, chiedere la pensione di vecchiaia sul Fondo di previdenza generale, perché il requisito contributivo minimo per la Quota A sono cinque anni di versamenti, mentre per la Quota B è sufficiente anche un anno.
Per chi invece si cancella dall’albo prima di compiere 68 anni, il diritto alla pensione si matura con 15 anni di versamenti, in caso contrario si ha diritto comunque alla restituzione delle somme versate (sempre a 68 anni).
Tenga infine presente che può decidere di posticipare il pensionamento sulla Quota A fino a 70 anni, mentre sulla Quota B può decidere di rinviare la pensione anche fino a 75 anni. Una volta che sarà andato in pensione potrà comunque continuare ad esercitare la libera professione versando i contributi sulla Quota B. I contributi pagati dopo la pensione danno diritto a un aggiornamento dell’assegno su base annuale.
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N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam.