La fotografia nasce come strumento per catturare la realtà, per fermare un momento, documentare storie, luoghi. Ogni scatto racconta un attimo dal punto di vista del fotografo, ma alcune fotografie riescono a fare ciò che un quadro fa da secoli: evocare sensazioni. Non è questione di tecnica, ma di visione. È la capacità di cogliere un dettaglio, un riflesso, una sfumatura che sfugge all’occhio distratto e che, attraverso l’obiettivo, assume una nuova vita.
Tra gli scatti che i nostri lettori ci hanno proposto in questo 2025, abbiamo cercato di selezionare quelli dove la fotografia diventa quasi un’astrazione, un dipinto.
Ci sono scatti che giocano con la leggerezza e il colore, come le meduse/aquiloni sospese nell’aria, che Lorenzo Pelli ha visto come creature marine in volo. Altri che trasformano la terra in pittura, come i campi fioriti ripresi dall’alto da Stefano Gambineri che diventano fasce cromatiche, pennellate di colori che ricordano una tela astratta. Le risaie terrazzate, con le loro curve armoniose, nello scatto di Gabriele Cardu si trasformano da paesaggio a geometria.
Poi i “giochi” fotografici di Francesco Carracchia e Maurizio Iazeolla che si sono divertiti a mescolare fotografia e storia dell’arte, riprendono opere famose, reinterpretandole con un taglio personale.
Continuando a scorrere i vostri lavori, troviamo le immagini che rivelano come la natura possa trasformarsi in altro. Una ragnatela impreziosita dalla rugiada, sospesa su uno sfondo rosa, nello scatto di Roberto Carlon diventa un gioiello. La corteccia ritratta da Roberto Leone Maria Romanelli prende forma e diventa scultura.
E ancora, Catherina Dominguez Reali ha saputo trasformare il riflesso di case sull’acqua in una tela di colori e linee.
Alcuni scatti raccontano la poesia del quotidiano come quello di Aldo Calcinotto. La porta aperta su una parete rossa che incornicia gesti di vita quotidiana, diventa un quadro neorealista. Altri evocano tensione e dramma come lo scatto di Fabio Donati, mentre quello di Carlo Emanuelli, sfruttando la silhouette di un piccolo uccello arrampicato sul tronco di un albero, creare una illustrazione minimalista dove il soggetto è ridotto a pura forma.
Norberto Maccagno
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Tutti i medici e i dentisti possono inviare le proprie fotografie per la pubblicazione sul Giornale della Previdenza, online e cartaceo. Si richiede l’invio di un minimo di otto scatti legati tra loro da un tema comune. Le foto devono avere una risoluzione minima di 1600×1060 pixel e devono essere a 300 dpi indicare il luogo dove sono state scattate. Il materiale può essere inviato via email o attraverso un servizio di file hosting a giornale@enpam.it specificando nell’oggetto “PER RUBRICA FOTOGRAFICA”. Si chiede di fornire un recapito telefonico, un indirizzo email, un breve curriculum professionale del tipo: Nome, cognome, luogo di nascita, specializzazione professionale conseguita, ruolo e luogo di lavoro, fotocamera e relativi obiettivi utilizzati (o smartphone). È possibile indicare un titolo che identifichi l’insieme delle foto inviate.
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