L’amicizia tra uomini e animali da compagnia è benefica per la salute fisica e psichica. Di tutti. E, in particolare, per le persone fragili o malate. Difatti, il valore della pet therapy è confermato dagli scienziati.
È stato calcolato che più di 15 milioni di famiglie italiane convivono con un animale da affezione, un cane o un gatto.
Spesso si tende ad “umanizzare” i nostri quadrupedi domestici. Ma questo è dannoso, sia per noi sia per loro.
Gli animali sono animali. Vanno rispettati in quanto tali. Non sono “giocattoli”. Non sono oggetti. Di cui talvolta, anzi sovente, disfarsi quando non si ha più voglia di mantenerli o curarli. Oppure quando vengono percepiti come un intralcio alla partenza per le vacanze.
Ricordiamo che chi abbandona, maltratta gli animali oppure ne provoca la morte, pone in essere un comportamento sanzionabile sul piano penale.
Ma qual è il comportamento corretto da tenere con il nostro Fido o con il nostro Romeo, in casa, in condominio, in pubblico, in viaggio?
Questo libro autobiografico sull’argomento, del cardiologo Giovanni Minardi, illumina la relazione tra noi umani e i nostri (amatissimi) amici a quattro zampe.
L’autore, nato a Martina Franca nel 1950, specializzato in malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Cattolica del Sacro Cuore e operativo per 40 anni presso l’azienda ospedaliera S. Camillo – Forlanini di Roma, racconta la lunga convivenza, sua e della moglie Patrizia, con Pluto e Selene. Due bovari del bernese, ovvero pastori svizzeri della zona di Berna.
L’autore ripercorre l’arrivo in casa del dolcissimo Pluto e, successivamente, il trasferimento in villa in campagna, l’addestramento cinofilo – un iter educativo che coinvolge sia il cane sia l’amico umano – le cure veterinarie. E poi, la paternità di Pluto e l’adozione della sua cucciola, Selene.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO
Io e Pluto di Giovanni Minardi
Aletti Editore, Roma, 2025, pp. 100, euro 14,00