Che cosa s’intende per ageismo?
L’anglicismo appare tra i neologismi nell’enciclopedia Treccani, nel 2016, circa dieci anni fa.
In realtà, il termine venne coniato nel secolo scorso, nel 1969, dallo psichiatra newyorkese Robert Neil Butler, per indicare la discriminazione nei confronti delle persone anziane. Butler è un pioniere della geriatria e premio Pulitzer per la saggistica con il libro Why Survive? Being Old in America.
L’ageismo è una malattia invisibile, largamente presente in molti ambiti della società contemporanea, ci dice Marco Trabucchi, psichiatra e direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia.
Nel suo libro, lucido e articolato, ne illustra e approfondisce le dinamiche.
In famiglia, nel mondo del lavoro, nei media non di rado il pregiudizio pervade la vita quotidiana dell’anziano.
Come si manifesta l’ageismo, che dell’anziano mortifica il valore, la dignità e la libertà?
Attraverso la riduzione dei diritti, la svalutazione dell’esperienza e l’emarginazione sociale (e affettiva) di coloro che abbiano varcato la soglia dell’età senile, spiega lo psicogeriatra.
Il fenomeno, alimentato da stereotipi e false credenze, provoca inoltre (auto)isolamento e solitudine che compromettono altresì, o peggiorano, le condizioni di salute degli anziani.
E, in proposito, l’autore analizza “la realtà sanitaria nella vita lunga”, nello scenario demografico ed epidemiologico attuale.
Il 24 per cento degli italiani – 14 milioni e più – ha superato i 65 anni. Gli ultraottantenni sono quattro milioni e mezzo e gli ultranovantenni circa un milione.
Trabucchi esamina le radici storiche, culturali e sociali dell’ageismo, il suo impatto sulle politiche pubbliche, sulle relazioni intergenerazionali e sulla qualità della vita nell’età avanzata.
Ma non solo. Indica le strategie di contrasto all’ageismo nella creazione di comunità inclusive, tra cui le social street e le Dementia friendly communities (iniziative per migliorare la vita degli anziani con deficit cognitivi e dei loro caregiver).
Ribadisce, infine, che i vecchi rappresentano in ogni tempo un patrimonio umano straordinario.
Nel libro sono citati, tra gli altri, esempi quali papa Francesco, l’inventore del microcredito e premio Nobel per la Pace, Muhammad Yunus, e Gianni Morandi. L’“eterno ragazzo”, settantanovenne, l’anno scorso è stato scelto dai giovani capi scout per inaugurare, a Verona, il loro convegno nazionale, a sancire un dialogo tra generazioni carico di emozioni e futuro.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO:
Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2025, pp.192, euro 17,50